Non sono in molti a sapere che, per vent’anni della sua vita, Will Eisner lavorò come disegnatore per l’Esercito degli Stati Uniti. Eppure, anche se Eisner è ricordato oggi da un lato come uno dei pionieri del fumetto americano (grazie sopratutto a The Spirit, realizzato in totale autonomia dal 1940 al 1952) e dall’altro come padre nobile del graphic novel (il suo A Contract with God, del 1978, è ormai per convenzione ritenuto il primo romanzo grafico di sempre), la sua attività di autore per la compagnia “American Visuals”, da lui stesso fondata nel 1948 allo scopo di applicare i fumetti a scopi commerciali, fu fondamentale nell’evoluzione del suo segno. Uno degli impegni più grandi di “American Visuals” fu proprio PS: The Preventive Maintenance Monthly, una rivista tascabile nata da un’idea dello stesso Eisner e prodotta per l’Esercito degli Stati Uniti. Eisner vi lavorò su un totale di 227 numeri, dal giugno del 1951 all’ottobre del 1971.
Come scrive Eddie Campbell nell’introduzione al volume tradotto e pubblicato in questi giorni da Bao Publishing:
PS (o poscritto) fu pensata come un manuale ufficiale ed era colma di aggiornamenti, soluzioni a problemi imprevisti, e consigli basati su esperienze reali apprese dalle lettere inviate dai soldati. PS diceva ai suoi lettori come pulire un fucile, come scongelare una batteria di jeep, e quale fosse il modo giusto per abbattere gli alberi, con informazioni fornite da scrittori militari, adatte a istruire i soldati grazie all’accattivante apparato grafico. Eisner diceva che il fondamento logico della rivista era prendere le difficili nozioni tecniche che gli venivano passate dagli scrittori militari e presentarle in un modo che i soldati semplici avrebbero capito. In un commento del 1991 (Spirit n. 85, Kitchen Sink Press), Eisner spiegava che: “Dove il manuale del governo diceva ‘Rimuovere tutto ciò che si è sedimentato dall’area di combustione’, io scrivevo qualcosa come ‘Leva quella merda dal motore’.”
Trovate una selezione di tavole tratte da Il meglio di PS Magazine, nell’edizione Bao Publishing, cliccando qui.