Hideaki Anno, fondatore dello Studio Khara, ha recentemente avviato insieme a Nobuo Kawamaki della Dwango, un progetto dal titolo Japan Anima(tor)’s Exibition, che si propone di far conoscere al pubblico – anche internazionale – le nuove promettenti leve dell’animazione giapponese. Sul sito del progetto (il cui logo è stato disegnato da Hayao Miyazaki) verranno caricati trenta corti, col ritmo di uno a settimana, visionabili in streaming e gratuitamente. Proprio in questi giorni è stato pubblicato il settimo, che si è rivelato essere – a sorpresa – un lavoro legato all’opera più celebre di Anno: Neon Genesis Evangelion (1995, Studio Gainax).
Il corto dura 6.41 minuti, è diretto da Tatsuya Kushida, la colonna sonora è di Shiro Sagisu (compositore storico delle musiche di Evangelion) e s’intitola until You come to me. È ambientato idealmente subito dopo la fine di Evangelion 3.33: You can (not) redo e ci mostra il protagonista, Shinji Ikari, intento a vagare senza speranza in un mondo distrutto.
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Il corto sembrerebbe avvalorare la teoria dei fan secondo i quali la recente tetralogia cinematografica del Rebuild of Evangelion (iniziata nel 2007) non sarebbe un reboot della serie, bensì un suo legittimo seguito. Secondo questa teoria, i cui indizi sono stati già ampiamente analizzati, i personaggi continuerebbero a ripetere gli stessi eventi all’infinito, come intrappolati in una sorta di eterno ritorno nietzschiano.
Dopo il criptico working title dell’ultimo film (il simbolo : || , che nella musica può indicare sia la ripetizione che la fine di un brano) e la sua recente trasformazione in Evangelion 3.0 + 1.0, questo corto sembrerebbe anticipare l’ultimo (o l’inizio del prossimo?) giro di walzer per questi personaggi che – esattamente come i loro fan – da vent’anni non trovano pace.