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Scottecs Megazine, il debutto in edicola di Sio. Intervista e anteprima

Simone Albrigi, in arte Sio, è un nome che avrete visto girare in rete. Scottecs, il suo canale YouTube, conta quasi 700mila iscritti e i suoi video arrivano ad avere oltre 1 milione di visualizzazioni. Le sue vignette, invece, sono virali. La pagina Facebook di Scottecs, con i suoi 372mila fan, lo rende il fumettista italiano più seguito sui social.

Ora Sio, dopo il successo di Lucca Comics & Games 2014, con le 3.500 copie vendute della raccolta Questo è un libro con i fumetti di Sio, è pronto a conquistare anche le edicole con la rivista Scottecs Megazine. Una scommessa per l’autore, ma anche per il suo editore, Shockdom, che per la prima volta in 10 anni di webcomics e raccolte cartacee si appresta a pubblicare in edicola.

Il primo numero sarà distribuito il 5 febbraio e verrà presentato ufficialmente a Winter In Nerd, kermesse che si terrà a Fisciano (SA) il 24 e 25 Gennaio 2015. Scottecs Megazine sarà un trimestrale di 64 pagine e costerà 4€. La rivista è curata interamente da Sio, che realizza la quasi totalità dei contenuti. Ospiti del primo numero saranno anche lo scrittore Francesco Muzzopappa, la scrittrice Ginevra Lamberti e il disegnatore Davide Caporali, creatore di Maschera Gialla. Oltre ai fumetti, si alterneranno tante rubriche nella più classica delle tradizioni dei periodici: dai test alle ricette di cucina, dall’enigmistica all’oroscopo e alla posta dei lettori. Il tutto rigorosamente nello stile nonsense di Sio.

Per capire meglio cosa ci aspetta, oltre a proporre una corposa anteprima del Megazine, abbiamo intervistato Sio e il suo editore, Lucio Staiano.

Leggi anche: Il perché del successo di Sio

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Com’è nata l’idea del magazine?

Sio: A essere sinceri, è nata sfogliando Topolino. Ricordo di aver provato un enorme rispetto verso quelli che lavoravano al settimanale che non smetteva (e non smette, sono abbonato) mai di intrattenermi e stupirmi. Ricordo di aver anche sentito un po’ d’invidia: anch’io volevo portare un fumetto in edicola! Anni fa, leggendo la storia di Leo Ortolani (che stimo immensamente), mi sono reso conto che con la giusta dose di fortuna e una grossa quantità di impegno non era un sogno impossibile. Perché ho deciso di farlo adesso? L’Internet™ iniziava a starmi un po’ stretto. Non volevo diventasse la mia unica dimensione. Sarei diventato una linea.

Ti sei ispirato a qualche pubblicazione particolare?

Sio: Due: Ridi Topolino, la migliore rivista Disney mai esistita. Solo rubriche superdemenziali e umorismo nonsense che mi ha cambiato la vita. Ho voluto rendere omaggio a RT per quanto riguarda l’anima delle varie rubriche del Megazine. Se non l’avete mai letta, procuratevene almeno un numero. Kappa Magazine (o Shonen Jump), da cui ho tratto l’idea di provare a serializzare alcuni miei fumetti. Per il resto ho impostato la rivista modellandola attorno a idee che avevo ormai da molto tempo. Ah! E ho copiato la rubrica della posta da ogni rivista esistente.

Perché assieme al tuo editore avete scelto di andare in edicola?

Sio: Per provare a raggiungere un pubblico più generalista. Penso che parte della mia audience non sia composta dai classici appassionati che vanno in fumetteria con la lista della spesa (anche se io sono uno di quelli e sono convinto che ce ne siano tanti, a giudicare dalle persone che incontro alle fiere), e l’edicola è un modo per avvicinarci a tutti. Ho anche cercato di fare un prezzo il più basso possibile, sono stato un ragazzino squattrinato anch’io. Le edicole non sono in ottima forma, lo sappiamo. Ma siamo anche convinti che nel breve-medio termine non andranno da nessuna parte. E, marginalmente e parlo a titolo esclusivamente personale, perché (non vuol dire niente ma è inutile nasconderlo) l’edicola è anche un po’ status symbol.

Lucio Staiano: Ho sempre parlato dell’edicola come un canale moribondo, corroborato dai dati pratici. Diecimila punti vendita chiusi in pochi anni, molte edicole che chiudono all’ora di pranzo perché i titolari devono fare due lavori per avere uno stipendio decente e così via. Non sintomi, ma disturbo conclamato. Il problema è che le fumetterie ancora stentano a prendere in mano la situazione e per un prodotto come il Megazine le sole fumetterie non bastano. Sio è un autore che va oltre i confini della nicchia fumetto e l’edicola è il canale più adatto per la sua diffusione. Ma sempre nell’ottica di considerare l’edicola non come un punto di arrivo, ma un passaggio necessario, pur non amato.

Cosa conterrà? Le storie saranno tutte inedite? Troveremo alcuni tuoi personaggi ricorrenti?

Sio: Conterrà sopratutto fumetti! Tutti completamente inediti. Ci saranno un sacco di cose totalmente nuove, ma anche personaggi già noti come il Dottor Culocane, l’Uomo Scottecs e la Signora Mariangiongiangela. Tra la roba nuova: Mega Manga Mango! Super Cane Magic Adventures! Avvénturland! Oltre ai fumetti troveremo rubriche dallo stile demenziale: enigmistica impossibile, barzellette sulle bombe, oroscopo e tanta altra roba scema. C’è pure la posta come i magazine veri!

La storia d’apertura si intitola Avvènturland e sembra il primo episodio di una serie. Cosa dobbiamo aspettarci?

Sio: Avvènturland è il mio primo tentativo (e non l’unico, nel primo numero di Megazine) di fare un fumetto più lungo del solito. Sarà una parodia in cui prendo a piene mani da tutto l’immaginario fantasy di libri, serie TV e videogiochi e mi ci diverto. È la storia di un’avventuriera di nome Yogurt, che incontra un gruppo di avventurieri (Sir Fuffi, un elfo trasformato in un cane, Unavekh, potente maga rossa e Naruto, samurai di poche parole) e si aggrega a loro nella speranza di arricchirsi per potersi finalmente permettere un elicottero.

Power Chess invece è il primo capitolo di un’altra storia lunga. Questa volta la sceneggiatura è tua, ma i disegni sono di Dado. Come è nata la collaborazione fra di voi e dove andrà a parare questa storia?

Sio: Conosco Dado da anni, da quando è entrato a far parte del gruppo di matt… ehm, volevo dire di professionisti di Shockdom. I suoi disegni mi piacciono un sacco e sono un assiduo lettore del suo Maschera Gialla, ma sono sempre stato convinto sarebbe stato bellissimo vedere altre cose sue, così ho riscritto una sceneggiatura che tenevo in un cassetto (non è vero, non tengo davvero cose nei cassetti), gliel’ho proposta e lui ha detto: “Daje!”. Io gli ho risposto: “Smettila di imitare Zerocalcare”, ma lui: “Guarda che sono de Roma, mortacci tua.” Mi sono scusato, siamo andati a mangiare una pizza, io ho mangiato anche la sua pizza avanzata e abbiamo deciso che Power Chess si sarebbe fatto. Dove andrà a parare? Se ve lo dico vi rovino la fine. Ma posso anticiparvi che prende il concetto dello shonen manga alla Pokémon/Beyblade/Yu-Gi-Oh!, dove tutte le diatribe si risolvono tramite una sfida ben precisa. In questo caso sono gli scacchi.

Hai trovato difficoltà nel progettare una rivista originale su carta rispetto alla tua solita produzione prevalentemente online?

Sio: Non particolarmente. Anzi, mi sono divertito, ho potuto fare un sacco di roba che normalmente sul web non riuscirei a proporre, come la pubblicità. Finta. Per fortuna però ho avuto l’aiuto di Daniele, il nostro grafico, perché io sono una zappa con l’impaginazione.

La rivista è totalmente scritta e disegnata da te, ma ci sono alcuni interventi di ospiti. Ci puoi spiegare chi sono e se prevedi di coinvolgerne altri nei prossimi numeri?

Sio: Sono tutte persone che conosco personalmente (KA$TA!!!): Andrea Sesta di Lercio e Finzioni Magazine ha scritto l’introduzione; Ginevra Lamberti è un’amica scrittrice, mi piace molto quello che fa così le ho chiesto di produrre un racconto apposta per il Megazine (s’intitola “I sentimenti dell’insalata”); Francesco Muzzopappa  autore per Fazi Editore di “Una Posizione Scomoda” e “Affari di Famiglia”, invece penso che parte del mio pubblico lo conosca già per la nostra collaborazione nelle Fiabe Brevi che Finiscono Malissimo. Ha scritto altre sei Fiabe per il Megazine. Sono onorato che abbiano deciso di collaborare con me e spero di averli con me anche nei numeri successivi. Per quanto riguarda altri collaboratori, ci sono altre persone che mi piacerebbe includere ma al momento non ho dichiarazioni al riguardo (oddio, mi sono trasformato nel reparto marketing di un’azienda).

Non temete che un trimestrale si perda fra la varietà di pubblicazioni disponibili?

Sio: Purtroppo c’è questo rischio, ma io sinceramente non conto molto sul fatto che la gente intraveda il Megazine in edicola e lo compri perché è incuriosita. Piuttosto punto a informare un pubblico consapevole e che voglia andare a procurarselo perché sa che c’è. L’edicola è per avere un’esperienza più frictionless possibile.

Lucio Staiano: Un trimestrale ci dà l’opportunità di restare in edicola più di un mensile e quindi per i lettori di Sio, di trovare il Megazine con maggiore comodità. Sarà un prodotto così particolare e con una così forte identità, come sono le opere di Sio, che questa paura, pur esistente, è mitigata dalla fiducia nel potenziale dell’autore.

Pensi che dopo Facebook e Youtube il magazine sia un altro spazio dove poter sperimentare con le tue storie?

Sio: Il Megazine è nato proprio per quello. Ero e sono contento di quello che sto facendo con i video e il fumetto giornaliero su Facebook, ma Facebook non mi permette di sperimentare molto con la serialità (o anche semplicemente con fumetti più grandi di quattro o sei vignette, perché inizio a non essere più sicuro che tutti lo possano leggere bene), quindi se voglio crescere come autore sia a livello di disegno (ahaha) ma sopratutto come narratore ho fatto quello che faccio sempre quando voglio imparare: mi metto in una situazione che mi forzi a cercare di migliorare ogni giorno. Perché io naturalmente sarei una persona pigra e che tergiversa un sacco. Per questo vado in biblioteca a scrivere fumetti. Lì internet funziona malissimo.

UPDATE:

Una precisazione dell’editore riguardo al ruolo delle edicole.

Di seguito, in esclusiva, 9 pagine in anteprima da Scottecs Megazine # 1:

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Leggi anche: Nello studio di Sio

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