Attenzione: il seguente post contiene alcuni spoiler
Il primo numero della testata Marvel Sam Wilson: Captain America è appena uscito negli Stati Uniti, ma ha già sollevato un polverone mediatico e politico. Di quelli che forse non se ne vedevano da tempo intorno ai comics. Sarà forse l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali per la Casa Bianca, ma a parecchi lettori e giornalisti non è andato giù il taglio di questo primo albo del supereroe americano per eccellenza.
In questo numero, scritto da Nick Spencer e illustrato da Daniel Acuña, Sam Wilson – che ha da qualche tempo rimpiazzato Steve Rogers – si ritrova a fronteggiare non i soliti supercriminali, ma un gruppo di razzisti sovversivi chiamati Sons of Serpent, piazzati sul confine tra gli Stati Uniti e il Messico per evitare l’afflusso d’immigrati clandestini.
«Attenzione a tutti gli intrusi! – ammoniscono i Sons of Serpent – Se oltrepasserete la terra sovrana infrangerete la legge di Dio, della natura, e la Costituzione degli Stati Uniti d’America». E mentre questi cercano d’impedire l’ingresso dei migranti, Capitan America cerca di sconfiggerli ed evitare che si pongano come barriera fra il Messico e gli Stati Uniti.
Una storia che a quanto pare non è piaciuta perché ritenuta politicamente di parte e troppo anti-conservatrice. Il fatto che Capitan America si ponga contro dei nemici a sfavore dell’immigrazione ha fatto apparire Sam Wilson come “un socialista” o ancora meglio una sorta di nemico della Costituzione (che considera l’immigrazione un reato). Perciò, alcuni hanno soprannominato Sam Wilson “Capitan Anti-America”.
Il sito d’informazione del Wisconsin MacIver Institute, un organo fortemente conservatore, ha pubblicato un video dal titolo Capitan America picchia i conservatori in una nuova serie a fumetti. Mentre il giornalista Tucker Carlson di Fox & Friends ha dichiarato in televisione: «Cos’è questo gruppo del Serpente? Un gruppo di estremisti, di membri dell’Isis che vogliono distruggere la cultura occidentale? No, è solo un gruppo che diffida dell’immigrazione illimitata e dei costi che ne conseguono». Ma le polemiche sono rimbalzate anche su The Daily Caller, Hot Air, The Washington Times e molti altri giornali e riviste.
Nick Spencer, lo sceneggiatore del fumetto, è stato ricoperto di critiche e accusato di essere un anti-conservatore, considerando anche un precedente: su Twitter non si era espresso positivamente nei confronti di Donald Trump, candidato repubblicano per la Casa Bianca. Sul Web è stata addirittura indetta una petizione per chiedere le dimissioni di Spencer dalla Marvel.
E non solo. La stessa Marvel è rimasta coinvolta nelle polemiche, venendo considerata troppo politicamente schierata a sinistra, soprattutto per i recenti cambiamenti di razza e sesso che ha apportato a diversi importanti supereroi.
La risposta di Nick Spencer è arrivata da Twitter: «Sono davvero sorpreso per come i media abbiano seguito questa vicenda. Rispecchiano quanto abbiamo raccontato nel fumetto Sam Wilson: Captain America #1». Una frecciata che, sicuramente, non risparmierà ulteriori critiche.