Il film La vie d’Adele – tratto dal graphic novel Il blu è un colore caldo di Julie Maroh e diretto dal regista tunisino Abdel Kechiche – è stato bandito dai cinema francesi dopo che il tribunale di Parigi ha accolto la protesta dell’associazione cattolica “Promouvoir”, che chiedeva che la visione fosse consentita ai soli maggiorenni.
La pellicola, vincitrice della Palma D’Oro a Cannes nel 2013, era già stata vietata ai minori di 12 anni al momento dell’uscita. Il giudice che ha esaminato il caso ha ritenuto che il film contenesse “diverse scene di sesso presentate in modo realistico e in primo piano, tali da urtare la sensibilità di un pubblico giovane” e ha richiesto a Fleur Pellerin, ministra della Cultura francese, di “procedere entro due mesi al riesame della domanda di visto di censura” per i minori di 18 anni. Pertanto, finché la pratica è al vaglio del governo, il film è bandito dalle sale.
Il film racconta l’amore passionale tra due ragazze, Adele ed Emma. La prima frequenta il quarto anno di superiori, mentre la seconda è molto più grande, studia le Belle Arti, è omosessuale e ha i capelli tinti di blu.