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DisneyRadar. 8 fumetti da non perdere usciti questa settimana

Radar. 8 fumetti da non perdere usciti questa settimana

L’11 febbraio è morto Jiro Taniguchi. È ok, ogni giorno ti alzi e qualcun altro nel mondo non l’ha fatto con te. Qualche settimana fa ho preso un aereo e siccome mi rompo sempre il cazzo durante i viaggi in aereo, ho pensato che fosse una buona idea portarsi qualcosa da leggere piuttosto che provare a imparare a memoria il catalogo degli oggetti venduti a bordo da EasyJet e la scelta è inevitabilmente caduta su qualcosa di Jiro Taniguchi: Quartieri lontani.

quartieri lontani jiro taniguchi

Se si esclude una breve parentesi dedicata al manga di Kuro-chan quando andavo alle medie – fomentata dall’incredibile sigla ska del cartone animato che passavano su Italia 1 – Quartieri lontani è stato il primo manga che abbia mai letto. L’avevo preso nella biblioteca del mio quartiere, incuriosito da questo fumetto giapponese molto lontano dall’idea che il me stesso 17enne aveva dei fumetti giapponesi, letto il pomeriggio stesso e odiato come nella mia vita ho sempre odiato tutte le persone che mi hanno detto verità che non volevo ascoltare. Perché Quartieri lontani mi raccontava in anticipo alcune delle più grande epifanie dell’età adulta a cui allora mi rifiutavo di credere con tutto me stesso: la ragazza che amavi da giovane non sarà la ragazza con cui passerai il resto della tua vita; rimpiangerai il passato e l’impossibilità di cambiarlo sarà motivo di angoscia; finirai ad assomigliare a tuo padre, quel vecchio cretino di cui hai disprezzato l’inclinazione al compromesso per tutta la tua adolescenza.

Io avevo 17 anni, sarei stato un meteorite GIGANTE, avrei dato fuoco a tutto e non sarei mai diventato come Hiroshi, quell’ignavo frustrato il cui orizzonte di vita era lavorare tutto il giorno, prendersi una sbornia triste coi colleghi e poi salire sul treno per andare a casa a sbattere sui muri di silenzio e disprezzo dei suoi figli. Se a questo aggiungiamo un persistente odore di realismo magico e pagine su pagine di quelle che agli occhi di un ragazzino abituato alle scazzottate fra supereroi facevano urlare MA NON SUCCEDE NIENTE, mi sentii più che giustificato a riportarlo in biblioteca disgustato e tornare a leggere gli X-Men.

Fast forward a quasi 10 anni dopo: i miei amici si laureano, trovano lavori stabili, comprano casa, LA MIA COMPAGNA DI BANCO DEL GINNASIO SI SPOSA A GIUGNO e io devo scegliere se comprare un vestito decente o se pagare la seconda rata dell’università e andare alla cerimonia con un completo di Piazza Italia, e sembrano tutti molto felici dei compromessi che hanno fatto con l’età adulta. Io mi alzo quasi tutti i giorni dopo le due pomeriggio, faccio colazione guardando Detto fatto, poi binge-watching di cartoni animati su Boing tenendo abbastanza alto il volume così da soffocare l’urlo disperato delle deadline bucate che arriva dalla mia casella email e sono felice solo quando vado a fare i giri pazzi in bicicletta perché mi posso dimenticare che ora sia, posso stare offline, le mie uniche preoccupazione sono arrivare dal punto A al punto B, mangiare, guardare i tramonti e la natura e soprattutto sentire l’orgoglio fuori dal tempo di non aver prodotto valore economico in quella giornata. Hiroshi non mi sembra più un ignavo frustrato, mi sembra un eroe.

born to loose nicoz

Born to lose (Coconino Press). Born to lose è il diario grafico di Nicoz Balboa, illustratrice, fumettista e tatuatrice romana (ma vive a Parigi) attiva nel mondo dell’autoproduzione fin dal lontano 1996 e padrona di casa di MOMeskine, il blog da cui sono tratte le storie qui raccolte, “appunti di vita, piccole grandi storie quotidiane di un’artista che racconta con spontaneità e humour l’avventura di diventare se stessi”, secondo il comunicato stampa. A detta del nostro Sommo Direttore, che ce ne ha parlato ieri nella chat di redazione, il libro FUNZIONA ma forse lo dice solo perché fa un cameo nel libro. Qui la nostra puntuale anteprima.

Topolino n. 3202 (Panini Comics). Nel numero di questa settimana cover dedicata e una bella intervista a Gigio Donnarumma/ PAPERUMMA – l’unico raggio di sole per tutti noi cuori rossoneri in un futuro altrimenti alquanto grigio. Fa abbastanza ridere il timing, considerata la PAPERA CLAMOROSA che ha sfoderato domenica scorsa feat. Paletta a Pescara.

PK Giant n. 30 – I mastini dell’universo (Panini Comics). Dai, veloci, passo subito la parola al nostro Alberto Brambilla, rank 3k di cose Disney e PKer più rispettato della galassia:

Uno dei miei episodi preferiti di PKNA. Non il più profondo, non il più intelligente, non il più importante per la continuity, ma contiene un sacco di cose che mi esaltavano un sacco da bambino: robot che fanno la guerra, parodie di Star Wars, il colonnello Neopard che dice le parolacce in lingua aliena, metafumetto, il sergente Q’Wynkennon che parla in dialetto lombardo con grafia inglese, astronavi… Ho già citato i soldati robot? Fatevi un giro con Paperinik sulla Dama Elenthari. Scrive Alessandro Sisti, disegna Claudio Sciarrone

Rocky Joe Perfect Edition vol. 2 (Star Comics) & Touch Perfect Edition vol. 6 (Star Comics). La settimana è davvero DAVVERO DAVVERO loffia, quindi mi rifugio su due classiconi a tema sportivo: il secondo volume della perfect edition di Rocky Joe, il manga sul pugilato scritto da Asao Takamori e disegnato da Tetsuya Chiba (tempo fa, la nostra Federica Lippi aveva analizzato l’ultima vignetta di Rocky Joe per la rubrica Balloon Quote) e il sesto volume della perfect edition di Touch, il manga sul baseball di Mitsuru Adachi.

Fenomenologia di Diabolik (Nicola Pesce Editore). UN SAGGIO SU DIABOLIK LO VOGLIO LEGGERE SUBITO SWISSS

Tumorama (Shockdom). Shockdom ristampa il webcomic del bravo Cammello. Qua mi gioco il bonus sinossi perché l’indomito timoniere di questa barca chiamata Fumettologica mi pressa per la consegna di Radar su Telegram e io non ho voglia di vivere:

La trama principale racconta la vita surreale di un ragazzo deforme ma morbidoso, chiamato appunto Tumorboy, che vive in un monolocale di Mylano ( si, proprio con la ipsilon). La convivenza con i suoi strani coinquilini, l’isolamento, la sociopatia, la sperimentazione di stupefacenti e le varie avventure casalinghe saranno tutte tematiche che la serie affronterà oscillando tra l’umorismo e il grottesco. Gran parte delle storie saranno brevi e autoconclusive anche se sarà presente una continuity di fondo tra gli episodi.

Dall’estero:

Msters Spanish

Masters of Spanish Comic Book Art (Dynamite). Un librone di 272 pagine dedicato ai fumettisti spagnoli che negli anni ’70 e ’80 hanno lavorato su Vampirella e altri titoli della Warren in bianco e nero. Fra gli autori presenti nel libro ci sono Esteban Maroto, Sanjulian, Jose Gonzalez, Jordi Bernet, Enrich, Victor De La Fuente, Jose Ortiz e Luis Garcia Mozos.

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