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FocusCinque curiosità che (forse) non conoscete su One Piece

Cinque curiosità che (forse) non conoscete su One Piece

One Piece si contende con Dragonball (e forse Naruto) la palma di manga più famoso al mondo. Sicuramente è però la serie a fumetti di un singolo autore più venduta, superando i 350 milioni di copie vendute dal 1997 a oggi, di cui 3,6 milioni solo in Giappone tra il 2016 e il 2017.

Lo scorso 19 luglio l’opera pubblicata su Shōnen Jump ha compiuto vent’anni, e noi vogliamo celebrarla con cinque (più una) curiosità che forse non tutti conoscono sullo shonen manga più noto di Eiichiro Oda.

one piece oda

1) One Piece doveva durare 5 anni

All’inizio del suo lavoro Eiichiro Oda aveva ipotizzato una trama molto più breve. Tuttavia l’enorme successo ottenuto spinse l’autore a portarlo avanti molto più a lungo, tant’è che ad oggi siamo arrivati solo ai due terzi dell’opera. Ciononostante Oda ha sempre dichiarato di voler mantenere lo stesso finale immaginato vent’anni fa.

2) Il vero nome di Sanji

Il nome che Oda aveva pensato per il cuoco della ciurma di Cappello di Paglia era… Naruto. Tuttavia, visto l’inizio dell’omonima serie di Masashi Kishimoto, Oda decise in extremis di cambiare il nome del personaggio per evitare confusioni. A quanto pare, inoltre, nel concepirlo Oda si sarebbe ispirato a Mr. Pink, personaggio interpretato da Steve Buscemi ne Le Iene, il primo film di Quentin Tarantino.

3) Il mistero della D.

Nel manga ci sono molti personaggi che portano nel nome una D., come ad esempio il personaggio principale, Monkey D. Rufy. Su questa lettera e sul cosa voglia significare, Oda ha basato un grande mistero della serie senza mai svelarlo del tutto. Quello che si sa, è che i personaggi che portano la D. si ritrovano spesso protagonisti di avvenimenti significativi.

Questo ha ovviamente dato adito a diverse teorie, come quella espressa da Doflamingo secondo cui i portatori della “volontà della D.” sono temuti dai nobili mondiali perché “predatori degli dei”. La sola cosa che sappiamo, però, è che si trasmette di generazione in generazione, come un carattere ereditario, ma Oda non ha svelato altro. Sarà mai spiegato il “mistero della D.”?

4) Da dove nasce Water Seven

Water Seven è una città del Paradiso dalle sembianze di una grossa fontana su cui i Mugiwara sbarcano alla ricerca di un carpentiere per la loro nave. A quale città, nota in tutto il mondo – Giappone incluso – per le sue vie di canali, si sarebbe ispirato Oda per concepire quest’isola galleggiante? Ovviamente Venezia. Nel 2011, un gruppo di fan italiani ha persino organizzato nella città veneta un raduno dal nome “One Piece Water Seven Day“.

5) La benda sull’occhio

I pirati di Oda sono sicuramente tra i più caratteristici mai apparsi in un fumetto: che abbiano una pettinatura bizzarra o semplicemente non possano nuotare (da grandi poteri derivano, in questo caso, grandissimi handicap per un re dei sette mari) difficilmente si confondono con l’iconografia piratesca tradizionale. In mezzo a ciurme, rum e un’immancabile caccia al tesoro manca in particolare un dettaglio: nessun personaggio porta una benda sull’occhio.

Lo stesso Oda ha dichiarato di aver volutamente evitato questo cliché perché non necessario, né per la storia né per le aspettative dei lettori. Come dargli torto, quando hai a che fare con un pirata-imperatore a metà fra un cowboy e un eccentrico ballerino di flamenco? Comunque sia, pare che l’autore infrangerà la sua piccola regola verso la fine del manga: chi ne sarà il protagonista?

6) L’autore che sposò un suo personaggio

Per finire, una piccola spigolatura ‘rosa’: il maestro ha sposato Nami. Nel 2002 l’idol Chiaki Inaba era stata invitata a impersonare Nami, la navigatrice della ciurma di Oda, all’annuale Shonen Jump Fiesta. Eiichiro-sensei se ne innamorò, finendo per sposarla nel 2005. Un autentico happy end da “fiction” (di pirati, s’intende).

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