Topolino n. 3258, in edicola da mercoledì 2 maggio e presentato in anteprima al Napoli Comicon questo weekend, celebra i 10 anni di DoubleDuck con una variant cover e una nuova storia in tre parti intitolata Nemici come prima, scritta da Fausto Vitaliano e Tito Faraci, con i disegni di Andrea Freccero, Stefano Zanchi e Giada Perissinotto e i colori di Max Monteduro.
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Di seguito, in esclusiva, presentiamo una serie di tavole in anteprima dalla storia:
La serie DoubleDuck nasce nel 2008, sull’onda del rilancio di James Bond interpretato da Daniel Craig, da un’idea di Max Monteduro, sviluppata dagli sceneggiatori Fausto Vitaliano e Marco Bosco, ed è la chiara parodia, oltre che di 007, di film come Mission Impossible o True Lies e serie TV come 24 e NCIS.
Paperino veste i panni dell’agente segreto, non più per la P.I.A. di Zio Paperone, ma per la moderna Agenzia, una potente società di spionaggio che ha il compito di sventare minacce di livello planetario. Ad affiancare Paperino nelle sue missioni non è il solito Paperoga, bensì un team di agenti segreti come B Black o la sensuale doppiogiochista Kay K, sotto la guida di Jay J prima e di Head H poi, oltre che di un misterioso capo segreto dell’Agenzia.
In oltre cinquanta storie pubblicate in dieci anni, Paperino ha combattuto le spie dell’Organizzazione in ogni parte del globo. Avventure di DoubleDuck hanno accompagnato eventi importanti come la Prima della Scala di Milano nel 2008 o le Olimpiadi di Londra del 2012. In molte storie sono presenti riferimenti alla saga di PKNA, che sono culminati nel 2016 nella storia crossover Timecrime, di Francesco Artibani e Paolo Mottura, che mette in scena l’incontro tra Paperinik e DoubleDuck.
Nell’estate del 2017 la serie ha goduto di una sorta di reboot, che ne ha azzerato lo status quo senza però cancellarne il pregresso. L’Agenzia è stata sciolta e Paperino/DoubleDuck è costretto a lavorare in clandestinità insieme ai membri superstiti, dovendo fronteggiare non solo i membri dell’Organizzazione, ma anche la nuova minaccia delle spie dell’Actinia. Il tutto nascondendosi dalla Direzione, la struttura inefficiente e troppo burocratizzata che ora dirige le operazioni di controspionaggio.