x

x

FocusProfiliJason: un’ipotesi sull’uso dei generi nel fumetto di oggi

Jason: un’ipotesi sull’uso dei generi nel fumetto di oggi

Nostalgia e tattica.

Per molti autori il genere non rappresenta più una gabbia da cui evadere e nemmeno un meccanismo da smontare per mostrarne il funzionamento. È qualcosa a cui è possibile tornare, non per decostruire o distruggere, ma per usarlo in maniera libera, caricarlo di significati emotivi, perché si riconosce il genere come parte della realtà oppure perché si ha bisogno di strutture solide e condivise per non smettere di raccontare storie.

Il discorso va limitato al fumetto al di fuori delle logiche estetiche e produttive della serialità, quello che ancora oggi può trovarsi determinato nell’ambigua locuzione “d’autore”, quello che negli ultimi due decenni ha scoperto e diffusamente esplorato i territori prima poco frequentati dell’autobiografia, del reportage, dell’inchiesta e della tranche de vie. Mai gli autori di fumetti avevano portato in maniera tanto diretta l’attacco alla realtà, mai avevano avuto tanta libertà nel trasformarla in segni e sequenze. La disintegrazione del mercato – l’evoluzione/involuzione dei generi all’interno della produzione seriale meriterebbe considerazioni differenti – e la raggiunta autocoscienza del medium hanno prodotto un realismo ambiguo e vitale, aperto alla sperimentazione linguistica e disponibile ad attraversare i territori apparentemente più distanti, dall’esperienza onirica all’impegno civile. Dei generi narrativi e delle loro regole sembra non esserci più bisogno, se non per recuperi occasionali in chiave ironico-parodistica e con l’eccezione del noir, mutatosi in una cupa estensione del realismo sociale.

Sembra ora che il panorama stia cambiando, possiamo immaginarne qualcuna delle ragioni. Il racconto autobiografico e la tranche de vie sono diventati generi essi stessi, spesso devitalizzati da manierismi e automatismi; probabilmente è anche la diffusione della comunicazione on-line (dai blog al social networking) che ha mutato le condizioni secondo le quali è possibile e interessante parlare di sé e leggere degli altri. L’evaporazione del racconto in favore della pura suggestione è rimasta vittima dell’illusione di sembrare alla portata di tutti; ma non solo: la fase d’incertezza che stiamo vivendo ha riaperto le porte della Storia e il problema del futuro, è inevitabile che ci sia bisogno di nuovi strumenti per affrontare la realtà di cui si vuole rendere conto. I vecchi generi diventano allora frammento di struttura, impalcatura mobile, puntello per mantenere in piedi le rovine del realismo. Relitto a cui aggrapparsi per ricominciare a nuotare.

Nostalgia – l’altra faccia del progresso – è una parola chiave, ma non credo che l’uso attuale dei generi si possa considerare un semplice ritorno all’ordine, così come è necessario evidenziarne la differenza dalle pratiche postmoderne. Sommariamente: nessuna intenzione decostruzionista fondata sulla sfiducia nella narrazione, semmai il contrario; utilizzo tendenzialmente rispettoso dei codici (senza dimenticare che un genere è un sistema di organismi in continua evoluzione, che le sue regole non sono dogmi, che ogni singola nuova opera ne modifica – impercettibilmente, di solito, ma inesorabilmente – la natura complessiva); un palese investimento emotivo in luogo della distanza ironica e della malinconica superiorità.

Per questo, l’ibridazione dei generi proposta da Jason – che non procede per accumulo, ma per affinità personale – non è un pastiche postmodernista. In modo analogo, citando alcuni autori italiani, il Gatto Mondary del Dr. Pira, iconoclasta e assurdo, procede studiatamente come un fantasy scolastico; Beta di Luca Vanzella e Luca Genovese si posiziona nella tradizione del manga robotico, punteggiato però di cortocircuiti emozionali con la memoria delle generazioni cresciute con quelle storie; per Nicolò Pellizzon, al suo esordio con Lezioni di Anatomia, il soprannaturale è, prima di ogni ulteriore determinazione, una qualità dello sguardo e un modo di percepire la realtà; la fantascienza collide con il quotidiano – e lo “aiuta” – in Alien di Aisha Franz, non troppo diversamente da quanto avveniva in Nessuno mi farà del male di Giacomo Monti.

Ma se alziamo lo sguardo i segni di una nuova sensibilità si moltiplicano: attraversando le alpi, La Grande Odalisque di Ruppert e Mulot con Bastien Vivès o l’approccio di autori come Bruno o Hugues Micol; attraversando la Manica, l’esuberanza estetica della No Brow Press; attraversando l’Atlantico, l’attitudine di autori come Brinkmann, Jesse Moynihan, C.F., Johnny Ryan…

Negli autori nordamericani, l’aspetto ludico cui facevamo cenno per Jason è addirittura esibito. Il divertimento cercato e invocato, nella creazione e nella fruizione, è insieme origine, natura e fine della narrazione di genere. Questo divertimento proviamo a non consideralo come una deviazione escapista, come la fuga nel disimpegno di fronte alle forze soverchianti del reale. Proviamo a pensare al divertimento come diversione, che nel linguaggio militare indica il tentativo di provocare danni al nemico su una linea di difesa che questi ritiene secondaria e tende quindi a lasciare sguarnita. Divertirsi (divertire) per colpire al cuore la realtà, per raggiungere l’obiettivo, per dire quello che non si può dire altrimenti. Kurt Vonnegut, per capirci, è divertente, no?

jason werewolves of montpellier

Ultimi articoli

grande diabolik 1 2024 lo scettro della discordia

Il nuovo “Grande Diabolik”, con 3 fumetti inediti

In anteprima presentiamo una selezione di tavole dal nuovo Grande Diabolik primaverile, intitolato Lo scettro della discordia.
nuovo punisher joe garrison marvel comics

I fumetti Marvel annunciati da Panini per maggio 2024

Panini Comics ha annunciato i nuovi fumetti di Marvel Comics che pubblicherà in Italia nel mese di maggio 2024.
trina robbins

Trina Robbins, una fumettista militante

Autrice, saggista, attivista, Trina Robbins è stata la portabandiera del femminismo nel mondo del fumetto.
Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando le estensioni per bloccare gli annunci. Il nostro sito è gratuito e il lavoro di tutta la redazione è supportato dalla pubblicità. Supportaci disabilitando questo blocco degli annunci.

Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock