La copertina del “New Yorker” del 10 febbraio รจ firmata da Tomer Hanuka, illustratore e fumettista israeliano, autore tra gli altri di Bipolar, serie di 5 albi realizzata insieme al fratello gemello Asaf e pubblicata negli Stati Uniti da Alternative Press.
Hanuka ha raccontato, in un post sul sito del magazine americano, la genesi dell’illustrazione:
โLa neve รจ intrinsecamente nostalgica. Ti esorta a viaggiare indietro nel tempo e pensare alla tua vita. Credo che sia dovuto alla maniera in cui copre tutta la realtร come un lenzuolo, come se cancellasse il presente un pixel morto alla volta. E ciรฒ crea spazio per il passato.โ
ร la prima volta che lโartista israeliano ricopre il prestigioso incarico di copertinista per il “New Yorker”. Il disegno era stato abbozzato qualche anno prima, proprio leggendo le pagine del giornale:
โLโho pensata dopo aver letto โIndianapolis (Highway 74)โ di Sam Shepard โ un racconto breve apparso sul New Yorker. Parla di un uomo di mezzโetร che si imbatte in una ex-amante nellโatrio di un hotel durante una tempeste di neve. Allโinizio non riesce bene a collocarla, ma poi il ricordo sopraggiunge.โ
Hanuka ha anche parlato del coinvolgimento emotivo che lโha portato a creare questo disegno e della storia che la cover racconta:
โMi sono trasferito a New York poco dopo i ventโanni, dopo essere stato per tre anni nellโesercito israeliano. Ho questโimmagine di me stesso nel mio primo appartamento in affitto, seduto sul bordo del letto mentre fisso fuori dalla finestra. ร la prima volta che incontri il mondo da adulto โ di questo credo parli la storia della copertina. ร qualcosa di potente. Da ogni finestra attraverso cui hai fissato fuori in precedenza vedevi il mondo dei tuoi genitori, e ora, allโimprovviso, sei in una cittร . Sei investito dallโottimismo e dal senso di libertร โ sei appena stato liberato ed รจ magnifico. E dopo realizzi che puoi fare veramente poco, ed รจ terribilmente deludente. Ma lโangoscia e tutto il resto vengono dopo.โ