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RubricheRadarRadar. 10 fumetti da non perdere usciti questa settimana

Radar. 10 fumetti da non perdere usciti questa settimana

Il palazzo della memoria (Coconino Press). È il catalogo dell’omonima mostra dedicata a Chris Ware all’interno del BilBolBul 2016. Inaugura venerdì 25 novembre alla Fondazione Banca del Monte a Bologna e va avanti fino al 7 gennaio, quindi anche se non andate a Bologna avete tutto il tempo del mondo per andarvela a spizzare: una roba così quando vi ricapita? (anche se, da quel che ho capito, l’inaugurazione presenta anche un evento off particolarmente importante).

chris ware il palazzo della memoria

Qui trovate un estratto dal catalogo, un testo firmato da Ware stesso. Se ancora non vi basta, negli scorsi giorni abbiamo scatenato Daniele Barbieri – che è partito nientepopodimeno che da Piet Mondrian (😍😍😍) per parlare dell’opera di Ware – e il nostro Marco Apostoli Cappello, che ha recensito Jimmy Corrigan, il ragazzo più in gamba sulla Terra.

Dampyr Magazine n. 1 (Bonelli). Una nuova testata annuale di Dampyr che parte con una storia lunga disegnata da Paolo Bacilieri. Ne abbiamo parlato approfonditamente qui.

Art Ops vol. 1 – Come iniziare una rivolta (RW-Lion). Insomma, i protagonisti di alcuni quadri famosi si rompono di stare dentro alle cornici e decidono di andarsene e quindi una task force speciale (gli Art Ops del titolo) si mette al lavoro per ricacciarli indietro. In tutto questo, il capo della suddetta task force nasconde dei segreti… Scrive Shaun Simon, già autore col mio idolo di adolescenza emo Gerard Way di The True Lives of Fabulous Killjoys (‘non così favolosi’, a detta del nostro Evil Monkey), disegnano Mike Allred e Matt Brundage. Qui potete leggere le prime pagine in anteprima.

In realtà sembra una cosa divertente, penso che me la leggerò anche soltanto per scoprire cosa ci vengano a fare le persone dei quadri nel nostro schifido mondo. Voglio dire, sei lì che bonegi in Arcadia o che fai colazione sul prato o che se proprio ti va male sei lì che ti spizzi la nebbia a fare il romantico col quore in tempesta, cosa te lo fa fare? Davvero, anche stare dentro a un quadro di Max Ernst è comunque meglio che venire a vivere qui nella vita vera, ma forse è solo perché il mio unico sogno rimasto in questa vita che proprio non va è quello di diventare luci e colori super-fluo e andare a vivere in un mondo a due dimensioni dentro a un quadro di Peter Halley.

Lilith #17 – Il grande oriente (Bonelli). In copertina: un samurai pazzo che vive il sogno sotto una bandiera con la svastica, dei bufali e Lilith vestita da indiana carezzata dal vento. Contatemi dentro. Soggetto, sceneggiatura, disegni e copertina di un Luca Enoch con un usage rate degno di Russel Westbrook.

Morgan Lost #14 – Una vita perfetta (Bonelli). Ciao Morgan Lost, come stai? È un sacco che non ci vediamo, per l’esattezza da quando ti ho chiuso a pagina 27 del primo numero, dopo che uno dei personaggi esclamava ‘Igraine, quand’è che imparerai a cucinare? Senza i manicaretti non te lo impalmi un mammalucco, vuoi capirlo?’.

Niente di grave oh, ho smesso di frequentare amici perché si ostinavano a non riconoscere che Pitch Perfect 1 e 2 e la trilogia dei Mighty Ducks siano gli unici cinque film da salvare in caso di apocalisse nucleare, oppure ho interrotto relazioni con bravissime ragazze perché non riuscivano a comprendere (ma forse si dovrebbe dire assorbire) il concetto di Sandro Nesta e il suo nichilismo come suprema resistenza all’insignificanza della vita e non gli piaceva abbastanza Taylor Swift (abbastanza=essere capaci di apprezzare la genialità del risolino satanico appena dopo il verso “I go on too many dates”), quindi magari sono soltanto io.

Quindi, come stai? Non so mai niente, solo che sei vivo, perché non ci vediamo un giorno, se ti va. E mi racconti, o se vuoi parliamo d’altro. Qualunque cosa, anche una cosa stupida. Ma poi ti vedo in edicola ed evito il tuo sguardo e a malapena riesco a dirti ciao. Ed è così da così tanti mesi, che ormai non so nemmeno più se cambierà. Però questa settimana ho notato che hai una copertina super-$wag ed effettivamente, controllando all’indietro, sono quasi sempre tutte megaok, quindi ho deciso di omaggiarti con una segnalazione qua dentro e una bellissima GIF creata da me.

mg

Topolino e la spada di ghiacciolo (Panini Comics). Dai raga, sul serio. Non pensavate mica davvero che tornavo così fresho come Raulo e non facevo neanche una svicolata. Vai Alberto, rank 3k di cose Disney, scelgo te:

Nel 1982 Massimo De Vita ha regalato al mondo Topolino e la Spada di Ghiaccio, la storia in cui Pippo finisce in un mondo fantasy tolkieniano a combattere Darth Vader insieme a Asterix e Panoramix e diventa un eroe perché lo scambiano per il cugino di un tizio tosto dall’improbabile nome. Sio e Silvia Ziche hanno avuto il coraggio di fare PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA la parodia di una storia Disney, mischiando De Vita ad Adventure Time e a tutte quelle cose folli che piacciono ai giovani. La Spada di Ghiacciolo è uscita su Topolino, ma Panini lo ristampa in albo singolo, addirittura flip book (altra cosa che piace ai giovani): da un lato c’è la storia tutta disegnata bene dalla Ziche, dall’altro lo “storyboard” di Sio, che altro non è se non la storia disegnata da lui con il suo stile che piace ai giovani ma probabilmente non a Burbank.

Fregoli (Panini Comics). Una nuova edizione per questo graphic novel di Davide Toffolo, interamente ricolorato da Giulia Sagramola. Uscito per la prima volta nel 1998 per Kappa Edizioni, racconta «una favola onirica con più di un tocco fantasy, ambientata nella Bologna di fine millennio, che racconta i dolori dell’adolescente Maria, alle prese con l’amore, gli affetti e un bizzarro fantasma che ha il compito di proteggerla da un oscuro destino».

Il ritorno del Cavaliere Oscuro: L’ultima crociata (RW-Lion). Qua me la cavo ez ché ci ha già pensato il savio Andrea Antonazzo a parlarne.

Il suo pezzo inizia così:

Ora che Frank Miller sembra essere di nuovo interessato ai fumetti, DC Comics è intenzionata a sfruttare il più possibile l’universo alternativo creato nel 1986 con Il ritorno del Cavaliere Oscuro, così, dopo la miniserie DKIII – The Master Race (o Razza suprema, secondo il titolo scelto da Lion Comics per l’edizione italiana), arriva anche uno speciale prequel intitolato The Dark Knight Returns: The Last Crusade, sempre sceneggiato da Brian Azzarello a partire dalle idee di Miller. La specialità di questo albo non sta solo nel fatto di raccontare alcuni dei retroscena della miniserie capolavoro originaria – risolvendo misteri trentennali –, ma anche nel presentare una nuova collaborazione tra Miller e il disegnatore John Romita Jr., 23 anni dopo Devil: L’uomo senza paura.

Continua QUI.

Dall’estero:

sethsdominion

Seth’s Dominion (Drawn & Quarterly). Ok, questo in realtà non è un fumetto ma un DVD, che contiene il documentario girato da Luc Chamberland sulla vita e l’arte del cartoonist canadese Seth. È un po’ live action e un po’ animazione, come uno dei capolavori del ‘900 che ha recentemente compiuto 20 anni: SPACE JAM.

Guardando il trailer sembra una cosa molto interessante (non a caso il nostro inestinguibile Andrea Fiamma l’aveva segnalato fra i 12 documentari sul fumetto che vale la pena vedere), in più quest’edizione contiene un fumettino inedito di due pagine e un paio di inserti da una quarantina di pagine, uno con fotografie di Seth in vari periodi della sua vita (compreso un periodo PUNK), l’altro con illustrazioni, disegni ed estratti dai suoi fumetti

Chew #60 (Image). Arriva all’ultimo numero una delle serie tra le prime a inaugurare il ‘Rinascimento Image’, quel processo editoriale che ha portato la casa editrice che un tempo pubblicava i cloni disegnati male degli X-Men a diventare la nuova Vertigo, sfornando un fumetto bomba dopo l’altro.

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