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FocusIntervisteSognare un'animazione rivolta agli adulti. Intervista a Bill Plympton

Sognare un’animazione rivolta agli adulti. Intervista a Bill Plympton

Revengeance è il nuovo film animato di Bill Plympton, uno dei grandi autori che costruiscono il proprio lavoro sulla convinzione di un cinema avulso da compromessi, non solo da un punto di vista economico, ma soprattutto da quello intellettuale. Il film, purtroppo, al momento non avrà una vera e propria distribuzione nelle sale, ma sarà possibile vederlo a Milano dal 13 al 16 aprile presso Spazio Oberdan. Qui invece trovate la trama con la nostra recensione.

Per l’occasione abbiamo intervistato Bill Plympton per farci raccontare com’è nato il suo nuovo film, la sua carriera e cosa pensa del mondo dell’animazione di oggi.

Revengeance è Bill Plympton stato puro: irriverente, grottesca, tenera. Come si inserisce nel vostro lavoro come autore?

Revengeance è scritto dal grande Jim Lujan. Quando ho visto i suoi cortometraggi, mi sono sentito come se fosse mio fratello gemello; il suo humor è scuro, cinico e molto satirico, vorrei poter scrivere un dialogo come fa lui. Mi sono innamorato del design dei suoi personaggi malgrado in fase di elaborazione abbia uno stile più grezzo del mio. In sostanza, Revengeance è un film Jim Lujan animato da Bill Plympton.

Revengeance non è un film sull’America di Trump ma ci va vicino. L’analisi politica e sociale è evidente. Cosa ci puoi dire a riguardo?

Sì, Jim ha scritto la sceneggiatura un anno prima che Trump incominciasse a correre per la presidenza; tuttavia, in America non mancano politici corrotti. So che anche alla Russia non mancano personaggi come Trump, che fanno le cose più tremende, quindi questo film ha un bel po’ di somiglianze con l’attualità.

Sei famoso nell’ambiente per essere la tua integrità intellettuale (che non sei il solo: Don Hertzfeldt, Signe Baumane, Tomm Moore sono ottimi esempi). Famosa è la tua scelta di rifiutare le avances di Disney. Perché l’indipendenza è il luogo dove puoi esprimerti meglio?

Sì, ho rifiutato un’offerta di milioni di dollari da Disney, cosa sicuramente non facile da fare. L’ho fatto perché voglio realizzare storie in cui credo. Inoltre, voglio rompere questo stereotipo ridicolo qui negli Stati Uniti per cui l’animazione è un mezzo unicamente destinato ai bambini. Amo svegliarmi ogni mattina, andare al mio tavolo da disegno e disegnare quello che diavolo voglio. Nessuno può dirmi cosa posso o non posso disegnare.

Perché hai scelto il linguaggio dell’animazione rispetto ad altre forme visive? Che cosa ci puoi dire circa l’animazione del futuro?

Mi sono innamorato dell’animazione sin da quando avevo 4 anni e ho visto il mio primo cartone animato della Disney; mi sento molto fortunato a essere stato in grado di intraprendere la mia carriera. In futuro, spero che l’animazione sia molto più varia e includa tutti i diversi mezzi che sono disponibili (anche quelli che non sono ancora stati inventati). Inoltre il mio sogno è che in futuro ci sia più animazione rivolta agli adulti. Ho amato i cartoni animati da bambino e lo faccio ancora, il che è il motivo per cui voglio vedere un tipo di animazione che si occupa dei problemi che mi interessano: l’amore, la morte, la gelosia, la passione, la vendetta, i sette peccati capitali, ecc.

revengeance bill plympton

Revengeance mette in scena un mondo folle in cui è stata presa di mira ogni categoria (religiosa, politica, sociale). Il mondo che si mette in scena nel film è un riflesso dei vostri pensieri specifici sull’oggi?

Jim Lujan ha scritto la sceneggiatura e ha creato i personaggi per Revengeance. Mi sono innamorato dei suoi personaggi; è come se avesse guardato dentro il mio cervello per scrivere questa storia. Quindi sì, suppongo che si tratta di questioni che amo mostrare nei miei film.

Revengeance è stato finanziato tramite crowdfunding su Kickstarter. Cosa vuoi dire su questa nuova forma di finanziamento?

Kickstarter e il crowdfunding in generale sono stati un vero e proprio salvatore per film indipendenti. L’ho usato tre volte io stesso e con grande successo. Perché dovrei vendere i miei pazzi e bizzarri film agli studi di Hollywood? Non li guardano, vogliono “Pixar + simpatici animali”, per cui mi sembra più appropriato rivolgermi ai miei fan per finanziare i miei lavori.

Quali sono i tuoi film e i tuoi registi preferiti?

Ho molti film preferiti: Yellow Submarine, Mind Game, Dumbo, Roger Rabbit, Road Runner; e tra i registi e gli autori: Walt Disney, Tex Avery, Bob Clampett, Joanna Quinn, Michaël Dudok de Wit, Bruno Bozetto, Guido Manuli, Bob Godfrey, Carlos Nine, Fleischer Brothers, e molti altri.

Alcuni registi come Ari Folman stanno lavorando duramente sul linguaggio dell’animazione. Il Congresso è un esempio interessante. Dove sta andando l’animazione?

Io in realtà non so dove sta andando l’animazione. È una grande industria da milioni di dollari, quindi sono felice di farne parte. Spero solo che si il pubblico apra gli occhi su idee nuove e più adulte.

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