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FocusListe10 anime da guardare ora su Netflix

10 anime da guardare ora su Netflix

evangelion netflix anime

L’offerta di Netflix è ampia anche per quanto riguarda gli anime. Tra le varie serie a disposizione ci sono successi recenti e anche alcune importanti produzioni originali. Al contrario di Amazon Prime Video, dove è possibile trovare molti classici, il catalogo di Netflix punta infatti perlopiù sulle novità.

Quella che segue è una selezione che vuole aiutare a orientarsi tra le tante proposte di Netflix, per (ri)scoprire qualcosa che possa contribuire a migliorare la qualità del tempo passato in casa.

Made in Abyss

Tratto dal manga omonimo di Akihito Tsukushi (pubblicato in Italia da J-Pop), Made in Abyss – prodotto nel 2017 e composto da 13 episodi – racconta la storia di una bambina, Riko, che vive nell’orfanotrofio di una città che si affaccia su una misteriosa voragine chiamata Abisso, meta di esploratori da tutto il mondo, che raramente ne fanno ritorno vivi. Ogni strato dell’Abisso infatti ha caratteristiche diverse, sempre più pericolose. Un giorno Riko riceve un messaggio che la invita a scendere nelle profondità della voragine e crede che le sia stato inviato dalla madre, un’esploratrice scomparsa. Riko decide dunque di partire in un viaggio dentro l’Abisso.

L’anime (come anche il manga) ha un’estetica dal gusto moderno caratterizzata da figure plastiche e colori vivaci. È una delle serie contemporanee più interessanti, un racconto d’avventura fantasy che cerca strade nuove e le trova rivisitando con personalità gli stilemi del genere.

(Valerio Stivè)

L’attacco dei giganti

L’attacco dei giganti è una storia horror-fantasy che si svolge in una sorta di realtà alternativa in cui gli uomini si sono rifugiati all’interno di città-fortezze per proteggersi dalla minaccia di giganti dalle fattezze umanoidi. Questi si nutrono dei minuscoli esseri umani che, però, non si sono arresi e portano avanti una guerra di resistenza utilizzando un’attrezzatura che permette di librarsi in aria e lottare contro i giganti.

L’anime – basato sull’omonimo manga pubblicato in Italia da Panini Comics – ha una premessa narrativa bizzarra ma riesce a portare avanti la storia con equilibrio e carica l’intera serie della giusta dose di drammaticità, con qualche sfumatura di horror. I personaggi, inoltre, sono ben delineati, il che rende credibile la tragedia che sono costretti a vivere. La serie è consigliata in particolare a chi vuole immergersi in un fantasy singolare e scoprire uno dei più grandi successi animati e a fumetti degli ultimi anni. Su Netflix ci sono le prime tre stagioni, la nuova è attesa per l’autunno.

(Andrea Fontana)

Tokyo Ghoul

Basato sull’omonimo manga horror di Sui Ishida (pubblicato in Italia da J-Pop), Tokyo Ghoul è uno dei più grandi successi degli ultimi anni. La storia racconta di una Tokyo contemporanea segnata da una serie di brutali omicidi di cui è responsabile una razza di mostri – quella dei ghoul – che ha sembianze umane ma che si nutre di persone innocenti. Il protagonista della storia è il giovane Ken, il primo esemplare di incrocio tra uomo e ghoul.

Prodotto dallo Studio Pierrot – una garanzia di qualità da decenni, con titoli come Naruto, Great Teacher Onizuka e L’incantevole Creamy – l’anime è caratterizzato dall’estetica goth che fa da cornice a un contesto adolescenziale. L’horror estremo e brutale delle vicende raccontate rende inoltre Tokyo Ghoul una storia avvincente sia per i più giovani che per gli adulti.

(Valerio Stivè)

Le bizzarre avventure di JoJo

La recente serie animata ispirata a Le bizzarre avventure di JoJo – il longevo manga di Hirohiko Araki, pubblicato in Italia da Star Comics – è disponibile su Netflix con i suoi primi 26 episodi, che corrispondono alle prime due stagioni del fumetto originario, pubblicate in Giappone tra il 1993 e il 1995.

La storia racconta le avventure di diverse generazioni della famiglia Joestar nella loro lotta contro individui spietati e forze sovrannaturali misteriose. L’anime ha un’estetica non troppo moderna nel character design dei personaggi e nella scelta dei colori, forse per semplice fedeltà alle ambientazioni storiche, ma c’è da ammettere che resta difficile rivaleggiare con l’estro creativo di Araki.

(Valerio Stivè)

Neon Genesis Evangelion

Neon Genesis Evangelion è un cult, sia per chi già ama l’animazione giapponese sia per chi vuole cominciare a scoprirla. Racconta di un’agenzia giapponese, la NERV, impegnata a combattere contro gigantesche creature misteriose note come Angeli che minacciano la Terra. Per farlo, si serve di robot giganti chiamati Eva.

La storia potrebbe apparire un già visto, il cliché dei robot giganti contro gli alieni invasori, ma la complessità di questa serie, che mescola in un contesto fantascientifico psicologia e riferimenti biblici, cabala ebraica e riflessioni filosofiche, fu qualcosa di totalmente nuovo, che contribuì a rivoluzionare la serialità animata giapponese. La serie si trova su Netflix in lingua originale con i sottotitoli italiani, dopo che l’adattamento curato da Gualtiero Cannarsi ha scatenato polemiche sulla rete, costringendo il colosso dello streaming a ritirarlo e ordinarne uno nuovo.

(Andrea Fontana)

The Promised Neverland

The Promised Neverland è basata su uno degli shonen manga di maggiore successo in Giappone negli ultimi due anni, vincitore del Premio Shokagukan 2018 come il miglior shonen (in Italia è pubblicato da J-Pop). La storia è ambientata in un futuro distopico, in un orfanotrofio di campagna dove i bambini conducono un’esistenza apparentemente tranquilla, senza porsi molte domande su come sia fatto il mondo al di fuori dal recinto che circonda la proprietà.

Una volta oltrepassato il cancello dell’orfanotrofio, però, i ragazzi iniziano gradualmente a mettere in discussione tutte le loro certezze e a rendersi conto di quanto poco sappiano davvero del mondo al di fuori della proprietà. L’anime rende giustizia al manga, con una produzione di ottima qualità, per una storia ricca di personaggi dall’aspetto accattivamente ma anche approfonditi dal punto di vista caratteriale.

(Andrea Fontana)

Assassination Classroom

Una storia bizzarra, con protagonista un insegnante alquanto insolito: un misterioso mostro informe che minaccia di sterminare la Terra entro un anno dal suo arrivo, mentre i suoi studenti tentano di farlo fuori. Ovviamente la missione non è affatto facile, e i ragazzi cercano sempre di inventarsene una nuova per assassinarlo.

La serie animata è composta da due stagioni, per un totale di 47 episodi, uno più folle e imprevedibile dell’altro, come del resto lo sono gli episodi del manga (pubblicato in Italia da Planet Manga). Oltre che ricco di scene d’azione, l’anime è divertente soprattutto per il folle personaggio dell’insegnante alieno, che muta forma in maniera del tutto imprevedibile e comica, nonostante i suoi intenti restino pur sempre letali.

(Valerio Stivè)

Devilman Crybaby

Il manga Devilman di Go Nagai ispirò nel 1972 una serie edulcorata che tradiva lo spirito del fumetto e nel 1987 una serie OAV composta da due episodi molto più fedeli all’originale. Devilman Crybaby, prodotta da Netflix nel 2018, è una serie autoconclusiva composta da 10 episodi da nemmeno mezz’ora l’uno che prende il manga di Nagai e lo frulla, restituendo allo spettatore qualcosa di unico e imprevedibile e al tempo stesso rispettoso dell’opera originaria.

Tutto merito del regista Masaaki Yuasa, che ha aggiornato la storia ambientandola ai giorni nostri e, allo stesso tempo, facendola propria. Non tutto fila sempre liscio, ma il risultato finale è comunque da vedere, se non altro per lo spirito anarchico che contraddistingue l’opera di questo autore stravagante e visionario. 

(Andrea Fontana)

Haikyu!! L’asso del volley

Haikyu!! è basato su uno dei manga sportivi più apprezzati negli ultimi anni in Giappone, ormai da diverso tempo tra i titoli più venduti in patria. Nel nostro Paese gli anime incentrati sulla pallavolo sono sempre stati particolarmente amati, a partire da Mimì e la nazionale di pallavolo e Mila e Shiro, ormai diventati due grandi classici. Haikyu!! riprende lo stesso tema, ma lo rielabora con un approccio più moderno.

Il protagonista è uno studente delle medie che scopre la pallavolo grazie a una partita vista in televisione e che da quel momento decide di voler diventare un giocatore di pallavolo, nonostante la sua bassa statura. Il manga originale (pubblicato in Italia da Star Comics) conta ben 41 volumi, mentre la serie animata è tuttora in corso in patria, con oltre 80 episodi all’attivo. Su Netflix sono attualmente disponibili le prime due stagioni, per un totale 50 episodi.

(Valerio Stivè)

Violet Evergarden

In un mondo alternativo, in una società dai tratti steampunk, Violet è una giovane ragazzina soldato che, dopo essere stata colpita dal fuoco nemico, cambia totalmente attività e si ritrova a scoprire inattese sfumature della vita e in particolare un sentimento a lei ignoto: l’amore.

Composta da 13 episodi – quasi tutti autoconclusivi – Violet Evergarden è una delle produzioni di punta dello Studio Kyoto (sotto i riflettori la scorsa estate per l’incendio doloso che lo ha colpito). La serie vanta un character design espressivo (quasi da shojo manga) ed è animata con standard tecnici molto alti. La sua struttura narrativa è sostenuta da elementi narrativi ricorrenti e tematicamente è interessante per il modo in cui riesce a fondere immaginari diversi.

(Andrea Fontana)

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