Flambé Boe
Stagione 3, episodio 10 (45)
Di che parla?
Al bar di Boe gli affari vanno così male che il gestore non può permettersi di comprare un fusto di birra. Homer gli mostra allora il “Flambé Homer”, un miscuglio incendiato di vari liquori con l’aggiunta di sciroppo per la tosse. Il cocktail, immediatamente ribattezzato “Flambé Boe”, ha un successo immediato e risolleva le sorti del locale, che diventa il posto più in voga della città, capace di ospitare perfino un concerto degli Aerosmith. Homer gli chiede una parte dei compensi ma il barista rifiuta.
Il drink attira le attenzioni di un colosso della ristorazione che vorrebbe comprare la ricetta per un milione di dollari. Boe tentenna, salvo poi decidersi ad accettare, promettendosi che dividerà la somma con Homer. Quest’ultimo, però, ubriaco e in un impeto d’ira, rivela a tutti l’ingrediente segreto della bevanda, appena prima che Boe siglasse l’accordo. I due, messi da parte i rancori, si riappacificano davanti a un “Flambé Homer”.
Cos’ha di speciale?
Flambé Boe non è solo una storia di amicizia ben scritta e con gag acute, ma è praticamente il racconto del rapporto tra Matt Groening, creatore dello show, e Sam Simon, autore di Taxi e Cin Cin chiamato a sviluppare la serie nelle prime stagioni insieme a James L. Brooks. Diverse fonti raccontano che Simon non gradisse le attenzioni della stampa che Groening attirava su di sé, prendendosi meriti che avrebbe dovuto condividere con Simon e il team di sceneggiatori, e riteneva che il proprio ruolo nello sviluppo della serie non fosse stato valorizzato a sufficienza.
«Leggo libri su Star Trek in cui Roddenberry non è per forza la mente di tutto, oppure su Il padrino in cui c’è Coppola e un gruppo di altre persone. È una grande collaborazione» dice Jay Kogen in The Simpsons. La vera storia della famiglia più importante del mondo. «Ma è una versione difficile da raccontare alla stampa. A loro piace trasformare le persone in celebrità, e così prendono un tipo e dicono: “Questo è il tizio che l’ha fatto” e alla fine hanno una bella storia.»
La poca notiziabilità dei propri sforzi non era una faccenda che Simon aveva accettato di buon cuore. Il suo carattere diretto e poco incline al compromesso non aiutò la situazione e finì per lasciare il gruppo durante la lavorazione della quarta stagione. Voci, parzialmente confermate da Simon, vorrebbero che quest’ultimo avesse immaginato Flambé Boe come una metafora autobiografica: Simon era Homer, il creatore di una miscela gustosissima, e Groening era Boe, un amico che, senza particolare malizia, si appropria della ricetta e del successo derivante.
Momento migliore
L’origine del “Flambé Homer”, inventato per noia durante una serata con le sorelle di Marge, in cui le due mostrarono le tremende diapositive del loro viaggio nel Mar Morto.
Episodi simili (altrettanto belli): Homer ama Flanders (Homer stringe amicizia con Flanders ma diventa troppo soffocante e finisce col farsi odiare); Il notturno di Bart (Bart va a lavorare in un locale notturno); Homer il barista (Homer fonda un proprio bar dopo che quello di Boe è diventato un locale troppo di tendenza).
