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Manga"Tokyo Alien Bros.": cosa significa essere un terrestre?

“Tokyo Alien Bros.”: cosa significa essere un terrestre?

di Vanessa Maran

tokyo alien bros manga dynit

La fantascienza insegna che esistono diverse specie di alieni: alcuni sono bellicosi e vogliono invadere la Terra, altri invece sono pacifici e vorrebbero comprendere come “funzionano” gli esseri umani. Tra questi due estremi ci sono poi tante sfumature, in una delle quali rientrano anche i due protagonisti di Tokyo Alien Bros, di Keigo Shinzo, autore che con questo titolo viene per la prima volta tradotto in Italia, su iniziativa di Dynit. Oltre ad essere stato candidato alla Sélection Officielle di Angouleme, il manga ha avuto in patria anche una trasposizione come serie tv live-action, nel 2018.

L’inizio della storia si concentra sull’insolito personaggio di Fuyunosuke Tanaka: uno studente universitario di bell’aspetto, benvoluto sia dai ragazzi che dalle ragazze, con un’indole amichevole e molto rilassata. Spesso il ragazzo utilizza in modo strano oggetti di uso quotidiano – nelle prime pagine per esempio sfrutta un trasportino per gatti come se fosse una borsa – e per queste sue eccentricità viene considerato un po’ svampito dai suoi coetanei. Fin qui quasi tutto normale, almeno fino a quando una doppia splash page non introduce all’improvviso un alieno simile a un blob gigante.

tokyo alien bros

L’alieno in questione è il fratello di Fuyunosuke, ufficialmente inviato sulla Terra per controllare i progressi della sua missione: studiare il comportamento e le abitudini degli esseri umani, in modo da capire se per la loro razza è possibile organizzare un piano di migrazione sulla Terra. Fuyunosuke battezza il fratello con il nome terrestre di Natsutaro Tanaka e cerca di mostrargli come avere una vita normale sul nostro – per loro misterioso – pianeta. Se per Fuyunosuke è naturale essere preso in simpatia dagli altri, Natsutaro invece non è altrettanto disinvolto e non riesce a nascondere la propria goffaggine.

Da lì, Tokyo Alien Bros. diventa quasi uno slice of life condito da numerosi momenti comici. La trama porta infatti i due protagonisti a confrontarsi con banali situazioni quotidiane, dalla ricerca di un lavoro all’appuntamento con una ragazza, raccontate però dal punto di vista inedito di due alieni per cui le usanze umane sono praticamente prive di senso. Questo non solo rende buffo l’approccio che i fratelli Tanaka hanno con gli esseri umani, ma dà valore a emozioni che per i terrestri – e di conseguenza i lettori – sono ormai “normali”: l’affetto per gli amici e i propri animali domestici, il piacere di viaggiare, l’intensità di una cotta estiva eccetera.

Keigo Shinzo

La netta differenza tra la società aliena dei due protagonisti e quella umana è enfatizzata anche dal disegno: se tutto quello che è terrestre viene rappresentato dall’autore con una grande cura per i dettagli, dalle ambientazioni ai semplici oggetti di uso quotidiano, tutto quello che ha origine extraterrestre ha invece un design minimal, dalla navicella spaziale con un’asettica forma piramidale alle sembianze dei due extraterrestri, una coppia di grossi “slime” con occhi e bocca come unici dettagli, incapaci di esprimere un qualsiasi sentimento.

Tokyo Alien Bros. è una storia di formazione: entrambi i protagonisti partono da una totale incomprensione nei confronti dei terrestri, ma poi, lentamente, cominciano a trovare il proprio lato umano, anche se seguendo ognuno dei due un percorso differente. Fuyunosuke è socievole solo in apparenza e si mantiene distaccato dagli altri, mentre Natsutaro è interessato a capire appieno quale sia il senso della natura umana, fino ad arrivare a una comprensione più profonda di quella di suo fratello.

tokyo alien bros

La diversità dei due fratelli è sicuramente una delle caratteristiche portanti di Tokyo Alien Bros., capace sia di alimentare il tono comico che di offrire spunti di riflessione sulle relazioni tra gli esseri umani e sui sentimenti che provano, peraltro non sempre comprensibili nemmeno ai terrestri stessi. Viene a crearsi quindi un divertente paradosso: il lettore impara qualcosa sull’umanità attraverso l’atipico punto di vista di due alieni che, proprio come ogni essere umano, devono imparare a convivere con gli altri.

Tokyo Alien Bros. 1-2-3
di Keigo Shinzo
traduzione di Asuka Ozumi
Dynit, 2018
brossura, 224 pp. a voll., colore e b/n
16,90 € a voll. (50,00 € in cofanetto)

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