Lo scrittore Tom King (Visione, Sheriff of Babylon, Batman) ha rilasciato una dichiarazione in cui si scusa pubblicamente con il disegnatore Jae Lee (Fantastici Quattro: 1234, Batman/Superman, Gli Inumani) per averlo accusato ingiustamente di far parte del ComicsGate, nome ispirato al GamerGate e riferito a un movimento d’odio formato da un gruppo di autori e operatori dell’industria del fumetto statunitense che si oppongono, spesso in maniera sessista o di estrema destra, all’inclusione e alla diversità nel settore (qui c’è tutta la storia).
«Come ho fatto in privato, vorrei scusarmi pubblicamente con Jae Lee per le mie azioni di qualche giorno fa», ha twittato King. «Avrei dovuto parlare con Jae prima di inviare un tweet su di lui che metteva a rischio la sua carriera.»
Tutto è iniziato il 24 luglio scorso, quando su Twitter Tom King, strenuo oppositore del ComicsGate, ha espresso il proprio disappunto per la decisione di DC Comics di fare disegnare a Jae Lee la variant cover del primo numero di Rorschach, la nuova serie a fumetti che sta scrivendo. Secondo King, infatti, Lee avrebbe fatto parte del movimento d’odio. La causa: il disegno dell’autore per una copertina di Cyberfrog: Rekt Planet del fumettista Ethan Van Sciver, tra i principali sostenitori del ComicsGate, il quale l’aveva diffusa sui social network accompagnandola con l’hashtag #comicsgate.
Alcune ore dopo il suo primo tweet King è tornato sui propri passi, affermando di aver parlato con Lee scoprendo che il disegnatore era all’oscuro del ComicsGate e di come dopo il chiarimento fosse «tutto a posto». Di contro, sulla propria pagina Instagram, Lee ha fatto invece sapere come per lui non era «tutto a posto», dichiarandosi estraneo al ComicsGate e accusando King di aver messo a rischio la sua carriera (qui l’intero comunicato).
«Ho fatto un errore tremendo e mi dispiace profondamente», ha continuato King. «Farò quello che posso per rimediare con Jae, e farò meglio in futuro. Non offrirò spiegazioni perché sembrerebbero scuse e non chiedo perdono o comprensione. Sto solo dicendo che capisco quello che ho fatto e cercherò di rimediare. Grazie.»
King ha inoltre aggiunto di aver cancellato i suoi precedenti tweet di accuse e di avere aspettato a farlo finora per non nascondere il suo errore senza aver prima chiesto pubblicamente scusa.
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