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FocusFumettoStoriaQuando Giorgio Cavazzano disegnava il Cucciolone (e gli altri gelati Eldorado)

Quando Giorgio Cavazzano disegnava il Cucciolone (e gli altri gelati Eldorado)

Una pubblicità del Cucciolone. Stampato sul gelato c’è un disegno di Giorgio Cavazzano

Di fronte alla sofisticazione di prodotti alimentari pensati per i bambini, presenti sugli scaffali in qualsiasi variante, incluse operazioni di co-branding che sembrano ingegnerizzate da un undicenne in pieno sugar rush (e se mettessi delle caramelle nello yogurt? Potrei farmi un panino di cioccolata ripieno del mio biscotto preferito? Quanto vorrei che la mia pastarella sapesse dei cereali che mangio alla mattina), da tempo ormai l’industria, oltre a offrire alternative salutari, ha cercato di migliorare la propria comunicazione per far fronte all’obesità infantile, definito dall’Organizzazione mondiale della sanità uno dei più gravi problemi di salute pubblica.

Nel febbraio 2020 il colosso Unilever ha annunciato lo stop alle pubblicità indirizzate ai bambini, rendendo alcune storiche campagne pubblicitarie sempre di più vestigia del passato. In Italia, resta famosa quella dei gelati Eldorado – e in particolare il Cucciolone – a cui lavorò Giorgio Cavazzano, uno dei più importanti fumettisti italiani.

gelati eldorado 1992 giorgio cavazzano cucciolone
Il cartellone dei gelati Eldorado del 1992

Alla fine degli anni Ottanta, Eldorado era LA marca di gelati per bambini. L’azienda, nata vent’anni prima con il nome di Toseroni – dal cognome della famiglia fondatrice – era stata rilevata nel 1967 dal gruppo Unilever, già detentrice del marchio Algida, e si era imposta come la madre dei gelati più strambi, colorati e appariscenti del mercato. Poco importava che i Dottor Strabik – un paio di gelati fragola e panna a forma di occhi, montati su un stecco a fionda, con due gomme da masticare al posto delle pupille e una copertura di cioccolato per simulare le palpebre – avessero un gusto tremendo, o che il Piedone stesse al gelato come un Harmony stava alla letteratura.

Accanto ai Fior di Fragola o ai Liuk, tutt’oggi pilastri del banco frigo, i vari Squalo, Pipa, Dalek risaltavano per la loro indole giocosa. Non ti limitavi a scartarlo e mangiarlo, ci giocavi. Per sottolineare la componente ludica dei dolci, Eldorado imbastì sempre campagne di marketing che coinvolsero i fumettisti più noti del panorama italiano, tra cui Jacovitti, negli anni Settanta, e Giorgio Cavazzano, negli anni Novanta e Duemila.

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Eldoleo disegnato da Giorgio Cavazzano

Cavazzano non era nuovo ai lavori pubblicitari ma la collaborazione con Eldorado è forse la sua esperienza più celebre, anche al di fuori del mondo fumettistico. Alla fine degli anni Ottanta, Unilever pensò di introdurre anche in Italia il leone Max, la mascotte nata in Australia nel 1953 per pubblicizzare i gelati Paddle Pop. L’agenzia pubblicitaria Solaris affidò a Silver la creazione della versione italiana del testimonial, Eldoleo. «Solo che quelli dell’agenzia lo trovavano troppo simile a Lupo Alberto» spiega Cavazzano a Fumettologica, «così gli chiesero di apportare delle modifiche ma alla fine preferirono affidarsi a un nuovo disegnatore. Silver suggerì il mio nome perché, disse lui, da veneziano i leoni li dovevo conoscere molto bene».

L’agenzia chiese dunque a Cavazzano – e ad altri disegnatori contattati – di realizzare dei bozzetti che, con l’aggiunta di testi interni, sarebbero stati portati nelle scuole del paese e giudicati da bambini e genitori. I responsabili optarono per Cavazzano dopo aver letto il commento di uno dei bambini in cui si diceva che i disegni «fanno venire voglia di mangiare il gelato». Grazie al segno morbido di Cavazzano, Eldoleo cambiò aspetto, diventando un personaggio perfetto per comparire su poster, cartelloni e merchandising assortito. «Sono andato a estro personale, c’è stata una piccola rivoluzione nella criniera del leone: il personaggio sarebbe comparso nelle pubblicità e in altre iniziative e doveva essere un design facile da animare. Nei primi bozzetti sembrava che avesse la permanente, così l’ho rifatto più libero, più spettinato.»

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Eldoleo e il Calippo Fizz, visti da Cavazzano

Gli fu chiesto di illustrare una miriade di materiali promozionali: poster, cartelloni, bozzetti per l’oggettistica (pupazzetti, carte e un videogioco), perfino autobus e tram a Milano e materiale per il parco giochi di Mirabilandia, che ospitò una zona a tema Eldorado.

Pur non mancando immagini prodotte per Coppa delle Meraviglie (il cui coperchio si apriva rivelando una scenetta comica), Twister o Piedone, Cavazzano si concentrò soprattutto sul Cucciolone, biscotto con il gelato che negli anni Ottanta aveva preso il testimone dal Camillino. La particolarità del Cucciolone era che, fin dagli anni Settanta, sui due biscotti venivano stampate immagini o gag con personaggi vari (per un periodo perfino la banda Disney). Cavazzano disegnò oltre cinquanta barzellette con protagonisti Eldoleo e i suoi compari della giungla, rimaste nella memoria collettiva come simbolo del biscotto gelato.

Un fumetto disegnato da Giorgio Cavazzano con protagonista Eldoleo e il gelato Piedone | via L’antro atomico del Dr. Manhattan

Secondo il fumettista veneziano, le gag avevano bisogno di un autore che avesse un senso dell’umorismo aderente alla strategia pubblicitaria: «Mi venne in mente che su Topolino erano state pubblicate delle barzellette scritte da un bancario di Prato. Mi misi in contatto con lui e iniziò questo sodalizio molto felice». In veste di autore unico, Cavazzano realizzò poi una serie di storie di due pagine, pubblicate, tra il 1990 e il 1993, su Topolino, Il Giornalino e Il Corrierino. «Le storie le inventavo io, un’idea chiamava l’altra. Nessuno ebbe mai da ridire su nulla e mi lasciarono fare. È stato veramente divertente.»

«Il fatto che un’agenzia pubblicitaria offra a un autore di esprimersi secondo i mezzi che gli sono propri» scriveva Gianni Brunoro nel 1994 nel monografico dedicato a Cavazzano della collana L’autore e il fumetto, «su un organo di stampa specifico come il giornale per bambini, che è quello su cui più coerentemente può figurare una storia a fumetti, è la più grossa soddisfazione cui possa aspirare un comunicatore».

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Un fumetto disegnato da Giorgio Cavazzano per la promozione del Calippo Fizz

La campagna ebbe un successo tale che, dopo l’iniziale contratto di due anni, Unilever estese l’accordo con il disegnatore per altri 18 anni. Nel 1998, Unilever fece confluire Eldorado all’interno del brand Algida, fermando la produzione di quasi tutti i gelati della linea. Rimasero in vita solo i prodotti più canonici e il Cucciolone, su cui continuarono ad apparire le avventure di Eldoleo, almeno fino alla fine degli anni Duemila. Nel 2009, infatti, l’azienda optò per un rinnovo grafico, affidando i i disegni delle barzellette a Federico Panella. «Credo sia anche giusto cercare e trovare nuovi percorsi, anche stili diversi» disse Cavazzano in un’intervista del 2009 a Fumo di China. «La ripetizione, soprattutto in pubblicità, diventa noiosa, non ha mai funzionato».

La memoria di Eldoleo però è ancora viva nella mente del pubblico e soprattutto del suo autore, che ricorda con affetto quell’incarico: «Mi piacevano i gelati, anche il Cucciolone. Anche se mi seccava un po’ mangiare la mia idea».

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Un fumetto di Giorgio Cavazzano per la promozione del gelato Strabik | via L’antro atomico del Dr. Manhattan

Si ringrazia per l’aiuto Francesco Verni.

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