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Baby Yoda sta tenendo in piedi due multinazionali

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Baby Yoda – co-protagonista della serie tv The Mandalorian del franchise di Star Wars – ha di certo portato nel corso degli ultimi mesi grandi benefici a The Walt Disney Company, che con il successo della piattaforma streaming Disney+ ha salvato un 2020 altrimenti disastroso. Ma il personaggio ha aiutato molto anche Hasbro, azienda produttrice di giochi, giocattoli, peluche e action figure che sul franchise creato da George Lucas ha sempre puntato molto.

Nonostante nel corso del 2020 – per la prima volta dal 2014 – non siano usciti nei cinema nuovi film della saga di Star Wars, le vendite di Hasbro sono rimaste a galla grazie ai giocattoli basati proprio su Baby Yoda (oltre che a un grande classico come le spade laser). «Per il nostro settore, è ottimo che i contenuti streaming vengano ormai fruiti da così tante persone, tanto da essere a un punto di svolta» ha spiegato Brian Goldner, presidente del consiglio di amministrazione di Hasbro. «E questo comporta che ci sono dieci milioni di persone che guardano quei contenuti in un determinato periodo di tempo, permettendoci di creare degli “eventi”.»

Se per gran parte del 2020 Hasbro ha dovuto sostenere una diminuzione delle vendite del 12% rispetto al 2019, nell’ultimo trimestre dell’anno – quello corrispondente alle festività natalizie nonché alla trasmissione su Disney+ della seconda stagione di The Mandalorian – l’azienda ha fatturato circa il 4% in più (1,7 miliardi di dollari) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, il 20% di questa cifra è derivato dal merchandising legato a film, televisione ed entertainment in generale. Guardando invece a tutto l’anno nel suo complesso, i prodotti collegati a Star Wars hanno fatto registrare un incremento del 70% nelle vendite rispetto al 2019.

La differenza con il 2019 deriva anche dal fatto che, in occasione dell’uscita della prima stagione di The Mandalorian, Hasbro non era stata pronta a riempire gli scaffali dei negozi di giocattoli basati su Baby Yoda, perché Walt Disney e gli showrunner serie John Favreau e Dave Filoni avevano deciso di tenere nascosto il più possibile il personaggio prima della sua apparizione a sorpresa. Per la messa in onda della seconda stagione, invece, Hasbro ha potuto lavorare in anticipo, pubblicizzando i nuovi prodotti in tempo per le festività.

Dal canto suo, Walt Disney ha guadagnato molto con Disney+. Come comunicato dall’azienda, alla fine del 2020 la piattaforma ha raggiunto ormai 74 milioni di abbonati in tutto il mondo, superando ampiamente le previsioni iniziali che prevedevano il raggiungimento di tale cifra non prima di 5 anni.

Tali numeri sono dovuti sicuramente all’uscita il 3 luglio della versione cinematografica di Hamilton, uno dei musical di Broadway di maggiore successo – che ha portato circa 3 milioni di nuovi sottoscrittori solo tra luglio e agosto -, ma anche alle due stagioni di The Mandalorian (la prima in occasione del lancio della piattaforma a novembre 2019, la seconda a fine 2020). Soprattutto grazie al grande successo mediatico ottenuto da Baby Yoda, definito da CNN «probabilmente il personaggio più adorabile che abbia mai graziato gli schermi delle nostre TV».

«The Mandalorian è solo la nave. Baby Yoda è il carico» ha affermato James Poniewozik, critico cinematografico e televisivo per il New York Times. «Guardate che faccino! Se siete adulti, volete accudirlo; se siete bambini, volete giocare con lui. È vulnerabile – e siamo biologicamente fatti per cercare di proteggere quella minuscola figura, con quei suoi grandi occhi – ma, da quel che sappiamo della Forza e da quello che gli somiglia e che la utilizza, è anche dotato di poteri inimmaginabili.»

A novembre 2019, a pochi giorni dal lancio di The Mandalorian, l’azienda specializzata in rilevazioni statistiche sui social media NewsWhip riportò che Baby Yoda aveva superato – o forse sarebbe meglio dire surclassato – per quantità di interazioni su Facebook e Twitter persino gli allora candidati alle primarie del Partito Democratico americano Bernie Sanders e Joe Biden. Come sottolineato da Axios, il dato è ancora più rilevante se si considera che Baby Yoda si sarebbe classificato solo decimo in relazione al numero di articoli a lui dedicati.

Il successo di Baby Yoda e dei suoi giocattoli ha trasceso addirittura quello di Star Wars, in alcuni casi. Tra gli esempi più curiosi c’è quello delle Mommalorians, fan che hanno conosciuto il personaggio tramite i meme online, se ne sono innamorate e hanno dato vita a una piccola comunità su Facebook, dove postano foto dei loro giocattoli di Baby Yoda impegnati in “giochi da bambole”, mentre bevono il tè, si vestono da spose o vivono altre situazioni surreali. In alcuni casi, le Mommalorians confessano di non aver mai visto i film della saga di Star Wars, ma alcune di loro si sono abbonate a Disney+ per poter guardare The Mandalorian.

Leggi anche: “The Mandalorian” è tutto quello che volete

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