Goodnight Paradise, di Joshua Dysart e Alberto Ponticelli (Panini Comics)
Quella composta dallo sceneggiatore americano Joshua Dysart e dal disegnatore italiano Alberto Ponticelli è una coppia ormai rodata. Dopo essersi incontrata sulla serie Unknown Soldier di DC Comics (una delle migliori proposte della Vertigo negli anni Zero, per il modo in cui trattava la guerra in modo crudo e critico), ha continuato a collaborare a partire dal 2015 su alcune storie commissionate dal Programma Alimentare Mondiale (raccolte da Star Comics nel volume Urgenza Livello 3), per arrivare infine nel 2018 alla miniserie Goodnight Paradise per la neonata casa editrice TKO Studios.
Il protagonista della storia – ambientata a Venice Beach – è Eddie Quinones, un senzatetto che si ritrova suo malgrado a indagare sull’omicidio di una ragazza, in una storia che si colloca a metà strada fra il poliziesco – nella struttura narrativa, che procede ben ritmata tra un colpo di scena e l’altro – e l’indagine sociale. I personaggi che Eddie incontra sulla sua strada si dividono in due categorie: da una parte ci sono i privilegiati, quelli a cui non manca nulla; dall’altra i reietti, uomini e donne dimenticati da tutti, che devono lottare quotidianamente per le più piccole cose; nel mezzo, un divario che sembra incolmabile (per volere dei primi, più che dei secondi).
Il tutto rappresentato dal tratto dettagliato di Ponticelli che – grazie anche ai colori di Giulia Brusco – riesce a dare alla storia un piglio quasi documentaristico, restituendo in modo efficace al lettore la triste miseria di certe situazione attraverso i volti dei personaggi, i loro indumenti e gli ambienti che frequentano. Goodnight Paradise è in tutto per tutto un’opera “politica”, nel modo in cui rompe il velo di illusione che separa certi ambienti nel tentativo di salvare la coscienza di alcuni.
(acquista online)
Entra nel canale WhatsApp di Fumettologica, clicca qui. O seguici su Threads, Telegram, Instagram e Facebook.
