Figlio unico, di Ning Wang, Shaoru Ni, Ziran Xu e Chang Qin (Oblomov Edizioni)
La cosiddetta “politica del figlio unico” è stata una controversa manovra di controllo delle nascite attuata dal governo cinese dal 1979 al 2016 per fare fronte al fortissimo incremento demografico del paese. A ogni famiglia era imposto di avere soltanto un figlio, e l’applicazione della norma comportava repressioni e abusi dei diritti umani, segnando generazioni (per saperne di più possiamo consigliare la visione del documentario One Child Nation, disponibile su Amazon Prime Video).
Nell’antologia Figlio unico lo scrittore cinese Wang Ning affida a tre giovani fumettisti connazionali – Ni Shaoru, Xu Ziran e Qi Chang – racconti che illustrano il dramma vissuto dalle famiglie che hanno perso il loro unico figlio. Le tre storie che compongono il libro sono intense tragedie urbane moderne, che portano testimonianze di una realtà ancora non abbastanza conosciuta in Occidente. I tre illustratori mostrano cifre diverse, ognuna a modo suo efficace, che vanno dal realismo pittorico a uno stile ispirato al manga d’autore.
L’impressione che si ha alla lettura di queste tre drammatiche storie a fumetti è quella di trovarsi di fronte a una realtà complessa e distante, che necessita di essere approfondita per capire e conoscere meglio un aspetto fondante di una delle società più influenti degli ultimi decenni. Qui ci sono un po’ di pagine in anteprima dal libro.
(acquista online)
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