Mostri, di Barry Windsor-Smith (Mondadori Oscar Ink)
«Vorrei poter dire che ci sono cose che faccio che sono divertenti, ma per me è un lavoro tremendamente duro.» Questa è una dichiarazione di Barry Windsor-Smith, acclamato disegnatore di Conan il barbaro e Wolverine: Arma X, espressa durante un’intervista per promuovere Mostri, la sua magnum opus in lavorazione da più di 30 anni e che segna il ritorno sulle scene del fumettista, a oltre quattro lustri dalla sua ultima apparizione (una manciata di pagine in un numero di Wolverine). Se l’affermazione rappresenta davvero il pensiero dell’autore, non stupisce che ci abbia messo così tanto a completare l’opera.
Mostri è un fumetto di 360 pagine, in un graffiante bianco e nero, che racconta di un uomo con un passato traumatico, Bobby Bailey, reclutato dell’esercito degli Stati Uniti e coinvolto in un programma sperimentale del governo, diabolica continuazione di un progetto genetico scoperto quasi vent’anni prima nella Germania nazista. L’intervento del sergente Elias McFarland metterà in moto una catena di eventi che escono da ogni possibile controllo.
L’idea originaria di Monsters risale alla metà degli anni Ottanta ed era inizialmente incentrata su Hulk, ma quando Windsor-Smith si vide rubata l’idea da un altro autore, Bill Mantlo, che la utilizzò proprio per un’avventura di Hulk, decise di ripensarla come storia a sé. Mostri è la Stela di Rosetta per capire i lavori di Windsor-Smith, che torna a questo lavoro dopo averlo smembrato e inserito a pezzi nei fumetti della sua carriera.
Le premesse, che non stonerebbero nel mondo di Capitan America, Wolverine o Hulk, portano in realtà a una storia che mischia horror, corpi plasmati in nome della scienza, tragedie familiari e ossessioni. I tempi di gestazione si sono tradotti in una storia che forse contiene fin troppi elementi ma che, dal punto di vista del disegno, è cesellata fino alla mania, consegnando al lettore un prodotto che non potrà farlo restare indifferente.
Entra nel canale WhatsApp di Fumettologica, clicca qui. O seguici su Threads, Telegram, Instagram e Facebook.