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LRNZ disegna i Pokémon per beneficenza

lrnz pokémon arceus
“Arceus”, l’llustrazione realizzata da LRNZ

Il fumettista e illustratore LRNZ (Golem, Geist Maschine) ha realizzato un’illustrazione dedicata ai Pokémon, il popolare franchise nato dal videogioco del 1996 con protagoniste le omonime creature fantastiche che il giocatore può catturare, allenare e far combattere per divertimento.

L’illustrazione, intitolata Arceus e dedicata al nuovo videogioco del franchise, Leggende Pokémon: Arceus, è stata realizzata in digitale ma stampata in un unico esemplare – numerato e firmato dall’autore – e messa all’asta su eBay – dove resterà fino al 29 gennaio. Il ricavato sarà interamente devoluto a Make-A-Wish Italia Onlus, organizzazione non profit che realizza i desideri di bambini e ragazzi gravemente malati.

L’operazione ha coinvolto LRNZ e Cydonia – al secolo Francesco Cilurzo – streamer e youtuber che si occupa di videogiochi, in particolare di Pokémon. LRNZ ha realizzato l’opera durante una diretta sul canale Twitch di Cydonia, interagendo con gli spettatori che gli suggerivano quali Pokémon inserire.

L’immagine è stampata a nove inchiostri Ultrachrome su carta Hahnemühle da 310 gr acid free, «la carta più pregiata che si possa immaginare», composta di puro cotone, in formato 40×56,6 cm. Il vincitore dell’asta, oltre alla stampa, si aggiudicherà una copia di Leggende Pokémon: Arceus autografata da Cydonia.

Arceus ritrae una panoramica del paesaggio e di vari personaggi, inclusi Pokémon provenienti dalle varie Generazioni, ma è anche piena di riferimenti all’universo del franchise. «L’erba alta in primo piano, per esempio» dice LRNZ a Fumettologica, «è un omaggio a tutte le cose importanti che succedono quando il giocatore è nell’erba».

«Io avevo una serie di idee, ho posto delle domande alla chat, su quanti Pokémon mettere, o dove posizionarli, per esempio» spiega LRNZ. «Cydonia voleva che l’immagine fosse fedele a quello che sarebbe stato il gioco, che non venisse smentita il giorno di lancio, mettendo magari dei Pokémon che non sono presenti. Poi gli spettatori della diretta hanno contribuito con quella conoscenza da fan che ha portato a escludere, per dire, Pikachu perché era banale. Hanno scelto Pokémon più interessanti o rari, che esaltano i giocatori, che poi è il tipo di pubblico a cui è rivolta l’iniziativa. Infine, alcuni Pokémon li volevo disegnare grandi io perché mi piacevano, seguendo la sacra regole di disegnare le cose che non ti va di disegnare mettendole lontanissime sullo sfondo.»

Lo spunto iniziale dell’immagine è lo stesso da cui parte la copertina del videogioco, che riprende le vedute del Monte Fuji del pittore Hokusai. Per questo, LRNZ, che ha avuto carta bianca dalla Nintendo sulla tecnica da utilizzare, ha scelto di stampare un’illustrazione disegnata in digitale. «Uno degli altri modi che avevo vagliato era una tecnica ibrida, con colore stampato e linea a inchiostro, però il risultato finale sarebbe stato meno fedele» spiega LRNZ. «Con il digitale si è più fedeli all’ispirazione di Hokusai.»

Oltre che all’incisore giapponese, LRNZ si è ispirato a Hiroshi Yoshida, rappresentante del movimento shin-hanga, la generazione di stampe di inizio Novecento successiva a quella di Hokusai, cioè lo ukiyo-e. «Ha un disegno modernissimo ma manitene le strutture compositive del ukiyo-e. Il modo in cui sono disegnate le nuvole viene da lui»; e poi Hiroshige, un altro pittore autore di vedute del Monte Fuji che era solito posizionare i soggetti in primissimo piano, tagliati rispetto all’inquadratura, o disegnarli fuori scala. «Nell’immagine ho proprio citato una serie di sue illustrazioni dedicate ai fiori di fiume, usando due colori, blu e rosso, che rimandano ai Pokémon leggendari Dialga e Palkia.»

«I Pokémon sono dei personaggi bellissimi da disegnare» racconta l’autore. «Hanno dei colori stupendi, sono semplici da disegnare, perché li devono poter disegnare anche i bambini. Hanno un’idea di design antico, in questo senso. Non sono come i Transformers di Michael Bay, che anche dopo mille volte che li hai visti non li sai disegnare. Guarda Tangrowth: sembra disegnato da Altan!»

Secondo il fumettista, i Pokémon «sono piccoli capolavori di design. Pochissime risorse usate nel miglior modo possibile, perché, specialmente i primi, dovevano essere riconoscibili anche all’interno del Game Boy, in bianco e nero e a bassissima risoluzione. Nessun rumore di fondo, è tutto segnale. È una cosa difficilissima da creare».

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